Qui prova l’ebrezza di lavorare (e basta) svolgendo ogni funzione umana in ufficio (colazione, pranzo, cena, ecc).

​I bambini ce li ha sempre in testa - e non perché senta l’orologio biologico - solo che fare il salto che ha in mente è categorizzato come rischio eccessivo.

Torna a Milano. I bambini e il loro mondo iniziano a diventare una parte quotidiana dei suoi pensieri - e non perché il suo ufficio confini con un giardino pubblico - fino a capire che in lei per la finanza non c’è più spazio. L’asilo nido è la cosa che voleva fare, da sempre.

​In quel momento è nata la Scuola Miele. E da lì sì che è iniziato il rischio.

Adora Totò, il gatto che l’ha scelta in un gattile. Appena può si infila le scarpette per andare in milonga. Giura di aver letto davvero Alla ricerca del tempo perduto, sostenendo, come se non fosse abbastanza, che Proust è il suo autore preferito. Venite a interrogarla per vedere se è vero!

Tanti ostacoli, tutti superati con pugnace volontà le permettono di realizzare il suo sogno: nel 2021 inizia a lavorare presso la Scuola Miele.

Rocio, nel gruppo dei bambini, è famosa per le sue espressioni in spagnolo che i bambini gradiscono e che, con  grande sorpresa, ripetono. Come facciano a intendersi rimane a tutt'oggi un mistero, ma si sa i bambini sono magici e hanno mille risorse.

Maria è tenace, e anche così lontana da casa decide di sfruttare quello che sa fare meglio: occuparsi di bambini, è così che fonda nel 2018 la “Русская продленка” (Doposcuola russo) dove insegna inizialmente da sola e poi aiutata da altre educatrici ai bambini russofoni di Milano.

Maria è molto pignola come insegnante e si rende ben presto conto che le mancano veri libri di testo da utilizzare con i suoi adorati bambini, e quindi cosa fa? Ma se li scrive da sola naturalmente! (https://amzn.eu/d/j6RPw0Q)

Adora la letteratura russa classica (Tolstoy, Chekhov) e contemporanea (Abgarian, Vodolaskin, Sal’nikov)

La sua debolezza sono i libri per i bambini, e quando le fanno notare che forse ha esagerato con gli acquisti, si limita e replicare che le servono per il proprio lavoro e “pensa come saranno contenti i miei alunni quando li potranno guardare!” anche se più volte è stata sorpresa a leggerli in gran segreto.