Scuola Infanzia Miele
From the Beginning
Think. Reason. Question. Experiment.
These are just a few of the skills and qualities that children will develop at Scuola Miele.
We focuse on supporting kids during all transitions throughout childhood.
All activities are designed to adequately nurture the emotional and intellectual growth of our kids.
Through stimulating situations and hands-on learning opportunities, young children are free to develop into bright young minds.
Early Childhood environmental education programs – Guidelines for excellence
I bambini sono molto curiosi e una volta che acquisiscono il linguaggio, fanno molte domande su di loro, sugli oggetti, come si chiama questo o quell’altro, perché una cosa è fatta in un modo e non in un altro, fino a spingersi a vere e proprie domande di metafisica, che spiazzano gli adulti. Sospetto che all’ennesima risposta da parte dell’adulto “perché è così” il bambino che ha amore per il genitore desiste, per evitare di farlo sentire incompetente, accorgendosi perfettamente della non-risposta ricevuta.
Spesso gli adulti rimangono stupiti dalla varietà e intensità della loro curiosità anche per oggetti che apparentemente sembrano non avere nulla di interessante. Per un bambino ogni cosa è degna di interesse e meritevole di approfondita indagine. Le capacità motorie e cerebrali dei bambini, in questa fascia d’età, sono nella massima fase di sviluppo e inizia il processo di percezione del sè e degli altri; iniziano a ricercare attivamente il gruppo dei compagni di scuola e le relazioni sociali si intensificano. La Scuola Miele vuole stimolare la naturale curiosità dei bambini e la loro cooperazione tramite un mirato programma scolastico che comprende, oltre alle attività più tradizionali, un vero e proprio percorso didattico immersivo nella natura e nel mondo che si trova fuori da scuola. Vogliamo gettare le basi per la conoscenza del mondo naturale, delle emozioni che suscita, del senso di meraviglia e mistero; le attività che si possono svolgere outdoor sono infinite: dalla semplice contemplazione di un albero fino a sporcarsi le mani raccogliendo oggetti, dall'imparare i nomi delle cose che si trovano, fino a riconoscerne le forme, i colori, ... e soprattutto come prenderci cura del mondo naturale, un sistema fragile e meritevole di cura e attenzioni. Noi di Miele crediamo che il processo di apprendimento non può fermarsi alla sola sfera dei processi cognitivi, ma debba necessariamente comprendere la componente emotiva di ciascun bambino. Portare i bambini a esplorare l’ambiente circostante, permettergli di toccare, annusare, comprendere come funzionano certi fenomeni naturali consente di equipaggiarli con sentimenti di tranquillità, felicità e meraviglia per quanto si sta osservando. Il fine ultimo di un programma didattico così pensato è di formare futuri cittadini che abbiano conoscenza del mondo naturale e possano quindi prendere decisioni informate e responsabili riguardo alle proprie azioni e alle azioni assunte a livello sociale e politico.
Per i più curiosi
The founder of early childhood education, Friedrich Froebel, began the first kindergarten—literally “children’s garden”—in the nineteenth century. These kindergartens had individual gardens for each child, enclosed by a communal garden. Children used their gardens as they wished, for play and experimenting, gaining firsthand experience. They helped with the communal garden, and often explored the surrounding fields and woods. Froebel believed that children should grow in harmony with nature. Other pioneers of early childhood education shared Froebel’s emphasis on the connection between young children and nature.
There is no app for this
Perchè diamo grande importanza agli elementi nautrali?
Insegnare l’amore ed il rispetto della natura a bambini della scuola dell’infanzia significa aumentare il loro legame con l’ambiente naturale e sugli aspetti maggiormente ludici associati alle esplorazioni.
I giochi, le domande e le informazioni sono incentrate su questi aspetti e non sulle problematiche associate al cambiamento climatico e ai danni causati dall’uomo alla natura: bambini così piccoli non hanno ancora raggiunto la maturità necessaria per comprendere tali concetti e parlandone si otterrebbero risultati di paura, tristezza e più in generale di apatia come meccanismo di difesa.
Inoltre la varietà di esperienze sensoriali che offrono le esplorazioni nell’ambiente esterno permettono agli educatori di modellare per ogni bambino lo stile di apprendimento più appropriato sfruttando i campi di esperienza rappresentanti dai talenti naturali e rinforzando quelli dove il bambino è più carente al fine di armonizzare il processo di crescita. WHAT’S THE RISK OF NO RISK? La sicurezza dei bambini gioca un ruolo importante nelle attività che vengono loro proposte per preservare la loro incolumità. Suggeriamo ai genitori, quando l’ansia di un incidente è troppo forte e intimano al proprio figlio di fermarsi e/o fare altro, di pensare sempre che la vita è fatta di molte sfide e molti rischi e i bambini hanno il diritto di fare le loro esperienza e negoziare autonomamente tra la loro voglia di esplorare e la possibilità di cadere e sbucciarsi le ginocchia. Se ci pensate, per imparare occorre correre dei rischi (a qualsiasi età); ogni tipo di relazione umana è connaturata da rischi, trovare la “propria strada” nel mondo comporta dei rischi, quindi perché non fornire ai nostri figli l’opportunità di imparare in modo graduale cosa significa rischiare e trovare il giusto compromesso tra la voglia di imparare cose nuove e il rischio di farsi male? Alla fine se tornano dal parco giochi intonsi e senza nemmeno un graffio viene il dubbio che non abbiano davvero giocato, o no?